Origine antica nell'Appennino piacentino parmense. Ebbe ampia diffusione negli anni del ducato di Maria Luigia D'austria anche se già descritta nel 1700. Frutta antica il cui consumo era prevalentemente appannaggio dei nobili (da cui il nome). Frutto di media pezzatura, oblungo. Si raccoglie a metà ottobre, inizio novembre e si conserva fino a gennaio. Adatta prevalentamente per la cottura (con le castagne, patate e con il vino). Impiegata nelle ricette tradizionali parmensi come la mostarda, si consumava anche cruda a maturzione avanzata. Pianta di buona vigoria, dal portamento assurgente, tollerante alle malattie, produzione buona e costante, i frutti permangono a lungo sulla pianta anche in inverno inoltrato.